Volere e volare

Ballavamo ieri sera, io e la piccola Sole e la bambola Camilla, su una spettacolare terrazza in un bellissimo quartiere di questa mostruomeravigliosa città. “Babu, mamma, Babu”, ripeteva Sole. Che vuol dire “Mano, mamma, mano”. E così ci siamo prese per mano io, Camilla e Sole. Bello: ho sempre desiderato di avere due figlie femmine. Certo, non immaginavo due biondine, ma mi è andata di lusso, ragazzi. Sono stupende. Camilla, poi, da davvero pochissimi problemi e, di tanto in tanto, finisce in lavatrice senza fare un fiato. Li dove finiscono periodicamente il papero Quaquack e la pecora Dedè.

stra-ordinariamnte felici cucinando tatata e cici

Mentre saltellavamo su e giù, connesse in questo trenino dell’amore, noi tre, pensavo a tante cose, ma non ci pensavo con la testa, come si fa di solito, ingolfando i neuroni ed esaurendo le energie, no, ci pensavo con il corpo e con il cuore e con il respiro finalmente libero di fluire e anche con le ginocchia rotte, perché no. Pensavo a quanta lotta mi si richiede ogni giorno, ogni momento; anche ieri arrivare all’appuntamento con la danza è stata un’avventure piena di ostacoli. E mi son chiesta il perché di tanto costante arrampicare. E lì, mi si è spalancato un balcone di ariosa risposta, con tanti vasi di rigogliosi geranei rossi. Io ho sempre scelto cosa fare della mia anima, dove farla vivere, quali scelte compiere, che aria respirare, quali compromessi evitare. Io ho sempre scelto. Era inevitabile e lo è ancora, che io pagassi il prezzo giusto. E va bene così.

Va proprio bene così, mi son detta, mentre io, Camilla e Sole danzavamo sulla terrazza magica e mi scappavano urla di gioia, di libertà, di immensa gratitudine. Non ho lasciato niente al caso e, di certo, per questo mondo sono abbastanza una fallita e non me ne importa un piffero… e già. Perché vuol dire che non mi sono arresa, che sono ancora la ragazzina attaccabrighe che non sopporta le ingiustizie, che mi so assumere il peso della libertà e della scelta, ad ogni costo.

Questo non è un fatto da niente. E’ un miracolo. E’ una meraviglia. E’, in se stesso, Dio.

Abbiamo volteggiato ieri sera, io e Sole e Camilla e abbiamo mangiato ‘tatata e cici (pasta e ceci)’ e abbiamo riso un sacco e abbiamo cercato gatti neri che fanno la ‘nanna ninni’…perché qui c’è magia, sempre, in mezzo a qualunque battaglia. Qui la magia non muore mai. Ecco perché, a volte, la notte, quando Sole dorme e la casa è finalmente silenziosa, mi sembra di sentire il rumore di certe zampette che si avvicinano da lontani arcobaleni. Eccome se ci manchi, Cana mia, ma stiamo facendo risplendere la tua eredità di facce buffe, robusto appetito e scodinzoli mondiali.

Tra volere e volare, noi scegliamo la magia!

Pubblicato da Floppartista

Roberta Guerrera is an actress and multidisciplinary artist born in Italy. She is graduated in theatre and cinema. Since having finished a BA in Theatre and Drama at La Sapienza University in Rome she has branched into experimental and socially inclusive theatre and has studied and performed with artists from England, Czech Rep, Spain, Russia, Argentina, Denmark, Germany, Egypt, Australia and Italy. She has performed with touring companies and also with her own groups such as OffProjectTheatre and Off Theatre. She has been featured in many stage productions, plays, movies and dance perfomances. She has been leading workshops in theatre and drama, has worked in many theatre integrated courses for ‘Italian Federation of Social Theatre’ and collaborates with Teatro Patologico. Artistic director in many children theatre festivals she has worked on plays and workshops exclusively directed to young people. She is also a playwright, screenwriter, a contributor to magazines and journals and a novelist. Her plays have been staged in various contemporary art festivals in Italy. She is currently working as actress in Italian theatre and cinema productions and as theatre and drama teacher with schools and art factories in Lazio (Italy). She also works in contact-tango, physical theatre and contact-improvisation, creating and participating in performances. She's obsessed with stories: telling, listening to, eating, acting, inventing them. It's everything about stories!!!

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