NERE A META’

Buongiorno,  mondo. Stamattina abbiamo fatto un pó tardi. Lei non aveva voglia di abbandonare il suo lettino in memory foam (e te credo) e si era appallottolata perfettamente chiudendo la palla di pelo con la folta coda sovrapposta agli occhi. Un chiaro esempio di non vedo non sento non parlo e non se ne parla proprio di passeggiare vacci da sola a passeggio che é pure pericoloso. Io non mi son fatta pregare. Ho grugnito alla sveglia e le ho detto ‘Dai ancora dieciiiiiii minuti’. La sveglia ha obbedito,  ma i minuti son diventati sessanta e anche un pó di più.  Insomma, siamo uscite che erano le 8.40 che lusso! E abbiamo una mare di cose da fare. Lei deve  mangiare,  dormire,  scodinzolare, combattere con la palla per estrarre i premi incastrati nei buchi, leccare e abbaiare alla bisogna. Che fatica.  E io di più!

Facciamo colazione con la radio. Non ho voglia di fare la spremuta,  stamattina. Avenachok e cereali e caffé a fiumi. E la radio passa i ricordi di Pino Daniele.  Son passati tre anni. Me lo ricordo bene quel giorno. Passeggiavo con Cana; la radio che mi accompagnava con l’inseparabile auricolare e,  improvvisamente,  sento la notizia della morte di Pino Daniele. Me lo ricordo benissimo. Suoni,  accenti,  note che mi riportavano a casa,  in riva al mare, ondate di ricordi ascoltando musicassette nelle radio delle vecchie fiat requisite a genitori distratti, rumori di mercati la domenica mattina a contrattare per il prezzo delle zucchine,  nonni,  paste alla crema, primi amori, gite in barche da pescatori,  amici milanesi da educare alla ‘sudità’. Pino era un parente,  un amico,  uno zio che mi cantava nell’orecchio per farmi stare sempre a casa,  era l’amico di Massimo Troisi che avevo conosciuto e amato immensamente.  

Oggi,  se passate da Napoli,  andatevi a mangiare un nero a metà, il dolce dedicato a lui,  e pensate che anche io e la cana ce lo stiamo gustando,  appollaiate sul terrazzo di fronte al mare della nostra adolescenza,  con le cuffie del walkman nelle orecchie e il tasto rewind mezzo rotto per via dell’uso eccessivo. 

Buona giornata!

Pubblicato da Floppartista

Roberta Guerrera is an actress and multidisciplinary artist born in Italy. She is graduated in theatre and cinema. Since having finished a BA in Theatre and Drama at La Sapienza University in Rome she has branched into experimental and socially inclusive theatre and has studied and performed with artists from England, Czech Rep, Spain, Russia, Argentina, Denmark, Germany, Egypt, Australia and Italy. She has performed with touring companies and also with her own groups such as OffProjectTheatre and Off Theatre. She has been featured in many stage productions, plays, movies and dance perfomances. She has been leading workshops in theatre and drama, has worked in many theatre integrated courses for ‘Italian Federation of Social Theatre’ and collaborates with Teatro Patologico. Artistic director in many children theatre festivals she has worked on plays and workshops exclusively directed to young people. She is also a playwright, screenwriter, a contributor to magazines and journals and a novelist. Her plays have been staged in various contemporary art festivals in Italy. She is currently working as actress in Italian theatre and cinema productions and as theatre and drama teacher with schools and art factories in Lazio (Italy). She also works in contact-tango, physical theatre and contact-improvisation, creating and participating in performances. She's obsessed with stories: telling, listening to, eating, acting, inventing them. It's everything about stories!!!

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